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L' Orto Botanico dei frutti dimenticati

L' Orto Botanico dei frutti dimenticati

A Cervia, un orto botanico con 40 specie arboree per continuare la tradizione del verde

Dove si trova

L’orto è collocato in via Aldo Ascione, nei pressi della Casa delle Aie, un edificio rurale del 1790, progetto del grande architetto Camillo Morigia. L’edificio, di proprietà comunale era l’antica Casa dei pignaroli, è stato recuperato e restaurato a metà degli anni Sessanta dall’allora Società Amici dell’Arte. Oggi è sede di uno dei più rinomati ristoranti della cucina tradizionale romagnola.

In prossimità del Bosco dei Nuovi Nati, l'Orto Botanico arricchisce il patrimonio ambientale e naturalistico di Cervia.

 

Mappa dell' Orto Botanico dei frutti dimenticati

 

Elenco delle piante dell' Orto Botanico dei frutti dimenticatiQuando nasce l'Orto Botanico

 

L’idea di allestire un Orto Botanico dei Frutti Dimenticati a Cervia parte negli anni Sessanta, con un’intuizione di Umberto Foschi. 

Descriveva il suo pensiero con queste parole:

"Attorno alla casa, accanto agli alti pioppi e ai giovani pini, sorgerà un vero e proprio orto botanico colle piante un tempo comuni nelle aie attorno alle vecchie case rurali; per ora c'è solo il rosmarino, il giuggiolo, il noce, bisognerà aggiungervi il melograno, il nespolo, il sorbo, il melo lazzeruolo, il cotogno, l'uva spina, varie qualità di vecchi prugni, l'erba cedrina, ciuffi di biancospino e di sambuco. 
In una parola dovranno tornare a vivere le piante familiari nelle aie e negli orti della nostra infanzia da qualche tempo bandite perché non redditizie".

L'idea originaria del Prof. Foschi, rilanciata molti anni dopo dallo storico locale Renato Lombardi (attorno al 2011-2012), è stata realizzata ed ha preso vita grazie all'impegno di Mario Stella e Gianfranco Zavalloni.

In un'area di 1200 metri quadrati, concessi dal Comune, sono state messe a dimora alcune decine di piante.

Nel giro di alcuni anni, le giovani piante sono cresciute e sono diventate testimonianza di un passato che avrebbe rischiato di essere dimenticato.

Ed è così che l'Orto, inaugurato nel maggio 2013, ha oggi finalità culturali, didattiche, promozionali e turistiche. 

 

Le piante dimenticate

 

Oggi nell'Orto sono presenti oltre 40 specie arboree di piante e frutti dimenticati. In passato caratterizzavano la pineta e coloravano le campagne romagnole.

Ogni pianta è presentata con cartellini che riproducono la denominazione in italiano e in dialetto romagnolo. 

Grazie all'intuizione di Umberto Foschi, l'Orto Botanico è diventato custode di un patrimonio di biodiversità, da conservare e valorizzare.

Una passeggiata tra queste antiche piante e partecipare ad una delle visite guidate promosse nel periodo estivo, è come fare un tuffo nel passato, nei cortili e negli orti delle case di un tempo.

Azzeruolo, noce, mirabolano, prugno, giuggiolo, alcune varietà di melo a cominciare dal melo cotogno, corbezzolo, fico nero, uva fragola, gelso bianco, pero volpino, ribes nero, ribes rosso, sorbo, nocciolo, pero lauro, melograno, nespolo, ulivo, mandorlo e pero broccolino.
Conosci tutti questi frutti?

 

Frutti gialli orto botanico


Contatti

Mario Stella - Tel. +39 338 3791838
Cervia - Via Aldo Ascione, 4
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Informazioni turistiche

www.turismo.comunecervia.it - #VisitCervia - iatcervia@cerviaturismo.it - +39 0544 974400