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Le Porte Perdute

Percezione e memoria degli antichi accessi alla città

Primo Pannello, Le Porte Perdute


Situato all'ingresso del Centro Storico dove si incontrano Viale dei Mille e il Viale della Stazione, il pannello descrittivo rappresenta la prima tappa della galleria a cielo aperto dedicata agli albori di Cervia e alle donne protagoniste della sua crescita. 

 

Le tre porte

Porta Ravenna, costruita con la città e completata nel 1747 , era considerata la porta principale di accesso alla città di Cervia, ed era l'unica adornata con le armi di Papa Clemente XI (al secolo Giovanni Francesco Albani, pontefice dal 1700 al 1721 e con un’iscrizione con lettere in bronzo che vennero asportate nel marzo 1797 nell'ambito delle requisizioni del governo francese. Porta Cesenatico fu completata successivamente nel 1760.

Al contrario di Porta a Mare, ad oggi ancora esistente, entrambe le porte vennero distrutte il 21 ottobre 1944 dalle truppe tedesche che stavano lasciando il territorio di Cervia ritirandosi verso Ravenna.

 

 

Curiosità 

All'epoca, la custodia delle porte era data in appalto. Il portiere aveva l'obbligo di chiudere e aprire le porte agli orari fissati o dietro specifico ordine; l'apertura fuori orario comportava una spesa eccetto che per alcune persone come il medico o il parroco. 

Il portiere, oltre a fare pagare il dazio di ingresso, offriva anche servizio di osteria; sui carichi di paglia e fieno, inoltre, riscuoteva una quota di proprio diritto, prelevando una parte del carico con un colpo di forcone.

Forme e proporzioni delle porte furono studiate per offrire percezioni sempre diverse: da lontano emergevano come ingressi ben definiti alla città, da media distanza le loro proporzioni si fondevano con le adiacenti case dei salinari, mentre da vicino mostravano la loro complessità in armonia con il contesto.

 

COSA VEDERE NEI DINTORNI

 

  • La Porta Cesenatico qui descritta si trovava proprio a pochi metri da dove oggi è posto il pannello. A poca distanza si vede il borgo dei salinari, case antiche utilizzate ancora oggi come abitazioni risalenti alla fine del 1700, una testimonianza della vita cervese di allora.

  • Basta svoltare a sinistra in via XX Settembre per raggiungere il caratteristico Teatro Comunale, splendido esempio di architettura di fine 800 e fiore all'occhiello di Cervia per la selezione di spettacoli di gran classe. Il teatro è stato di recente intitolato a Walter Chiari, un attore amico della città a cui è dedicato anche lo spettacolo Il Sarchiapone.

  • A pochi passi dal teatro si può notare la targa posta sull'abitazione di Trucolo, un caratteristico personaggio cervese contemporaneo a Grazia Deledda e amico della scrittrice.

 

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Informazioni turistiche

www.turismo.comunecervia.it - #VisitCervia - iatcervia@cerviaturismo.it - +39 0544 974400